mercoledì 13 febbraio 2008

Dalla rabbia qualcosa prende forma


ore 7.00 Generalmente, mi piace iniziare la giornata ascoltando il Gr di Radio Rai 1, ma questa mattina la
prima notizia che ho sentito è stata: Secondo Policlinico di Napoli, la polizia in seguito a una denuncia anonima interroga una donna appena uscita dalla sala parto
per appurare l'effettiva necessità di un interruzione di gravidanza del feto affetto da gravi alterazioni cromosomiche.

E' talmente l'incredulità per la notizia, il dolore che sento per la violenza che stanno facendo a questa donna che l'urlo di Munch a confronto è un sussurro.

E allora mi arrabbio con le istituzioni che si sono dimenticate il principio della legge 194, con quelli che in questo periodo vedono nell'aborto l'unico, vero, grande problema dell'Italia, con chi ha paura di schierarsi, con le Tv ed i giornali che fano pseudo informazione, con noi donne che facciamo sentire poco la nostra voce.

E allora decido: bando alle resistenze tecniche, estetiche, pregiudiziali, da oggi incomincio il blog.


12 commenti:

Anonimo ha detto...

Benvenuta! Ti ho aggiunta all'aggregatore.

Anonimo ha detto...

Benvenuta! Spero di poter incontrare anche te senza dover arrivare fino in Friuli :-)
La notizia che ti ha spinto ad aprire questo blog ha sconvolto tante.
Oggi pomeriggio a Milano, 17.30, c'è una manifestazione di solidarietà nei confronti della donna di Napoli.
Maggiori informazioni qui:
http://www.usciamodalsilenzio.org/

ps. have good comments!
(come mi disse un giorno mia cognata. E credo non ci sia augurio migliore per un blogger :-)

anima ha detto...

benvenuta, è un ottimomotivo. ne ho scritto anche io ieri.

Anonimo ha detto...

In bocca al lupo per questa nuova avventura, le premesse sono buone :-)

Alberto ha detto...

Grande Zia!

Già aggiunta ai preferiti!!

Baci

Antonio Santangelo ha detto...

E vaaaiii! Era ora, era un pezzo che ti spettavo in rete. Aggiungo subito il feed e aspetto di cominciare questa lunga conversazione. Sì, sono d'accordo con te, stiamo esagerando. Si parla tanto di rispetto della vita, ma ci vorrebbe riospetto per le persone, per i loro sentimenti, per il loro dolore, per la sofferenza. Invece si affronta il problema dell'aborto come se fosse uno sfizio, un lusso, e non l'ultima, tragica, terribile chance della disperazione

Anonimo ha detto...

Brava. Per questo e un altro milione di motivi è proprio giunto il momento del grande impegno!

Fabio ha detto...

Benvenuta nella blog sfera Marina! Per quello che ti conosco sono sicuro che avrai molto da dire

Wilhelm ha detto...

Ueila!
Siate crudeli con tali cialtroni!
E speriamo che ci siano anche argomenti più leggieri per leggerci!

Anonimo ha detto...

Poche volte sono stato così contento di leggere dell'apertura di un nuovo blog...la ragione che poi ti fatto togliere il tappo è assolutamente sovrana: bravi ma basta!
Tacabutù trasmette, Indomito 2.0 riceve e fa da ponte!
Sappi che non si vedeva l'ora di leggerti e noi ragazzacci siamo contenti del fatto che l'ennesimo orrore abbia fatto strillare Madama Tacabutù!
Ci piace assai di più!

Daniel ha detto...

Ma qui le cose si fanno in grande, vedo!

Ripeto l'augurio di LaLui che mi piace moltissimo!

Anonimo ha detto...

Cara Signora Marina, sono arrivata qui perchè assidua lettrice dei blog di Suo marito e di Enrico e anche se non ci conosciamo voglio farle i miei complimenti per la forza che ha animato la nascita di questo Suo blog. Lo aggiungerò senza dubbio ai miei preferiti e forse troverò anche il coraggio di raccontare il dolore che ho provato io, per una vicenda simile a quella della Signora di Napoli. Ha ragione: dobbiamo far sentire la nostra voce.
Con ammirazione
Francesca